Vulnerability management: perché nessuno è al sicuro
L’automazione digitale oggi è presente nelle aziende di ogni tipo e dimensione, a prescindere dalla tipologia e dal core business. Che si tratti semplicemente dell’utilizzo per le necessità amministrative in una PMI artigiana o di una infrastruttura complessa in cui convivono IT, produzione e logistica, c’è una certezza comune: la superficie di un possibile, e assai probabile, attacco è sempre più ampia e si allarga di giorno in giorno. In questo contesto, il vulnerability management è una necessità.
Soprattutto per quello che riguarda il territorio italiano, in cui le minacce crescono in misura maggiore rispetto al resto del mondo e che vedono fra i settori più colpiti, gli enti pubblici, la manifattura e il settore finanziario.
Cos’è il vulnerability management
Il Vulnerability Management è un processo fondamentale nella sicurezza informatica. Per capire meglio di cosa si tratta, iniziamo dalle fasi principali di cui è composto: identificazione, valutazione, priorizzazione, rimedio e mitigazione delle vulnerabilità nei sistemi informatici.
Tipicamente, iniziando con la scoperta delle debolezze tramite scanner di vulnerabilità e analisi del codice, si prosegue con una valutazione del rischio, per la quale ci si appoggia a metriche standard come quelle suggerite da CVSS. Le vulnerabilità vengono poi prioritizzate e affrontate attraverso l'applicazione di patch, correttivi o altre misure di mitigazione.
Infine, il processo prevede una rivalutazione costante per garantire la conformità agli standard di sicurezza e sistema di metriche e monitoraggio per garantire che la conformità sia conservata nel tempo.
Perché ogni azienda ha bisogno di una strategia di vulnerability management?
Anche se in prima istanza il vulnerability management può sembrare un tema di interesse principalmente per le grandi infrastrutture, la realtà è che ogni azienda ne ha bisogno, indipendentemente dalla sua dimensione.
Infatti, secondo quando dichiarato da Clusit nel secondo rapporto del 2023, per quanto riguarda la cybersecurity, vi sono responsabili o team interni dedicati solo in poco più del 20% del totale delle PMI intervistate, mentre, per contro, in più di un terzo del campione non dispone di alcun personale incaricato o supporto esterno.
Come già accennato, aumentando il perimetro di interazioni digitali interne ed esterne, ogni azienda offre naturalmente il fianco a possibili attacchi: dalla posta elettronica ai dispositivi aziendali, dalle reti Wi-Fi ai punti di accesso fisici. Ciascuno di essi deve essere controllato e valutato.
Inoltre, norme come GDPR, o quelle più specifiche come NIS 2 o DORA, richiedono garanzie specifiche sulla difesa dei sistemi informatici. Al di là di questo, in un mondo in cui gli attacchi sono sempre più serializzati, rapidi ed evoluti, potenziati anche da strumenti come l’Intelligenza Artificiale, anche le aziende senza particolari caratteristiche IT distintive rischiano di entrare nella “pesca a rete” che un numero sempre più elevato di criminali informatici effettua: il Vulnerability Management aiuta a prevenire questo tipo di rischio.
Inoltre, non bisogna dimenticare gli aspetti di tutela: conoscere i rischi della propria infrastruttura significa sia effettuare investimenti di sicurezza più mirati, ma anche più efficaci, sia in termini strettamente di difesa, sia di disaster recovery: attraverso le fasi di valutazione e pianificazione delle contromisure; infatti, è possibile stabilire a priori cosa fare in caso di attacco, ed essere più reattivi a far tornare operativa l’infrastruttura in caso di incidente.
Come scoprire le proprie vulnerabilità
Ma come effettuare oggi un controllo efficace sulle proprie vulnerabilità? L’ideale è disporre di uno strumento che unisca i due aspetti principali del Vulnerability Management: il Controllo e la Gestione.
WithSecure™ Elements Vulnerability Management risponde perfettamente a questo bisogno, combinando una visibilità su tutta la superficie di attacco con gli strumenti necessari per dare priorità, correggere, gestire e monitorare le vulnerabilità scoperte.
Oltre a queste funzionalità, WithSecure™ Elements Vulnerability Management estende la sua protezione anche da ambiti non strettamente legati alla sicurezza interna, come violazioni del marchio, siti di phishing che sfruttano il nome dell’azienda e in generale qualsiasi abuso dell’immagine che possa essere effettuato.
Tutto questo attraverso un sistema di monitoraggio che, oltre a sfruttare i più importanti repository di sicurezza, controlla costantemente il deep Web, alla ricerca di potenziali esfiltrazioni già avvenute, o di minacce incombenti.
Rendendo più agile il processo di scoperta delle vulnerabilità, WithSecure™ Elements Vulnerability Management si propone come lo strumento ideale per supportare le aziende nel loro processo di gestione delle criticità in ambito sicurezza, sia per infrastrutture aziendali complesse, sia per imprese meno strutturate che necessitano di una soluzione più flessibile e di immediato utilizzo.
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